Mettiti in posa!
Quando ho iniziato a ritrarre le persone, il concetto di “messa in posa” non mi sfiorava minimamente – se non associato a fotografie still-life di oggetti inanimati. Mi piaceva osservare le persone e coglierle nella loro spontaneità. Questo era molto più verosimile quando si trattava dei miei amici, parenti, e mi trovavo quindi in situazioni in cui potevo seguire ciò che stava accadendo con la mia fotocamera, e aspettare di scattare quando mi si rivelava “l’attimo fuggente”.
Ora che la fotografia di ritratto è diventata la mia professione, ho capito quanto sia anche importante e prezioso saper guidare alle pose.
Anch’io ho vissuto la “messa in posa” dall’altra parte dell’obiettivo, e mentre la vivevo la sentivo spiazzante e innaturale, faticosa da sostenere. In realtà il fotografo era impegnato a bilanciare l’armonia di espressione, linee, luci e ombre. Stava lavorando seguendo una precisa, rigorosa condotta con l’intento di combinare l’angolatura e la prospettiva che mi avrebbero valorizzata di più, per realizzare l’immagine che lui aveva in mente. Ogni sua millimetrica proposta avrebbe avuto un impatto molto diverso sul risultato finale.
La guida alle pose è da vedersi in realtà come un invito al quale il soggetto risponde, interpretando con la sua personalità ciò che gli viene proposto di fare. È un aspetto dell’ interazione che avviene durante la sessione di ritratto. Non è mai uguale per tutti. E il risultato non è mai prevedibile. Capita che si propone una posa che sul soggetto si scopre non funzionare, come invece può accadere che sia il soggetto stesso a cimentarsi in nuove pose che risultano meravigliose. E’ uno dei lati che trovo più stimolanti nella fotografia di ritratto: l’imprevedibilità e l’assoluta unicità di ogni incontro.
È importante che il fotografo abbia la sensibilità di capire quanto può chiedere, come chiederlo, e se è il caso o meno di cambiare tipo di comunicazione, quando si rivela una forzatura o si produce disagio.
Se la posa vi sembra qualcosa di fittizio o bloccante, provate a viverla come una sorta di gioco. Un gioco che all’inizio sembra assurdo e insensato, ma che alla fine vi regalerà foto dall’aspetto naturale e spontaneo proprio grazie alle movenze indotte dalla guida alla posa!
A volte, appena un po’ fuori dalla nostra zona di comfort, ci aspettano magie di inaspettata bellezza 😉
#trustthephotographer #portraitureismagic